Mondo Nascosto
C'è una magia particolare nel mio lavoro: spesso mi accorgo che bastano due semplici occhi - magari ritagliati da un'altra immagine e posizionati con la spontaneità di chi gioca - ed ecco che improvvisamente una creatura prende vita davanti ai miei occhi. È come se quegli occhi fossero la chiave segreta per aprire un mondo nascosto nell'immagine.
Non cerco la perfezione tecnica, anzi: preferisco che gli elementi si incastrino in modo goffo, decisamente posticcio. Questa imperfezione voluta è la mia firma, il mio modo di allontanarmi dai fotoritocchi patinati e falsi che vediamo ovunque. Quando qualcosa è troppo perfetto, perde la sua anima.
È un po' come quando da bambini disegnavamo mostri gentili: non importava se le proporzioni fossero sbagliate, importava che avessero quell'energia vitale che solo l'immaginazione può dare. Ogni imperfezione racconta una storia, ogni elemento fuori posto diventa il carattere distintivo di quella creatura nata dal mio obiettivo e dalla fantasia.